Galleria fotografica

IVREA - Nessun trattamento inumano nel carcere di Ivrea. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione per otto agenti di polizia penitenziaria in servizio nel carcere eporediese, che restano comunque tra i 45 indagati dell'inchiesta coordinata dalla procura di Ivrea sulle presunte botte ai detenuti. Nell'inchiesta figurano indagati altri agenti, direttori e medici un tempo in servizio nella struttura carceraria eporediese. «La condotta assunta dagli agenti, nei termini in cui è stata accertata, alla luce della necessaria contestualizzazione dell'atto, non potrebbe essere qualificata in termini di trattamento inumano o degradante, in quanto finalizzata al necessario e doveroso contenimento del detenuto», scrivono i giudici della Suprema corte. Parte di queste condotte, stando alla versione fornita dai giudici, erano infatti finalizzate ad eseguire perquisizioni particolarmente accurate al momento dell'ingresso in carcere.

Per rimanere sempre aggiornato con le notizie di Quotidiano Canavese, scarica la nostra APP gratuita disponibile sugli store online per tutti i telefoni smartphone oppure iscriviti al nostro canale WhatsApp per ricevere sul telefono gli aggiornamenti! E' tutto gratis!