CHIVASSO - E' finito a processo per truffa ai danni dello Stato e falso ideologico il chirurgo Salvatore C. che all'ospedale di Chivasso eseguiva interventi per diastasi addominali. Secondo la procura di Ivrea il medico avrebbe utilizzato delle reti addominali non autorizzate dall'Asl To4 e si sarebbe fatto pagare per quelle reti, procurandosi così un ingiusto profitto. L'azienda sanitaria si è costituita parte civile.
Stando a quanto ricostruito dall'accusa, le pazienti si fidavano del chirurgo, il primo ad effettuare quel tipo di intervento in laparoscopia. I problemi sono sorti quando alcune di loro si sono accorte che le reti utilizzate per gli interventi, costate 750 euro, non erano quelle fornite dal servizio sanitario nazionale. L'altra mattina in tribunale a Ivrea sono state ascoltate alcune pazienti che, al pari dell'Asl To4, si sono costituite parte civile. C'è poi il problema delle fatture che le pazienti non riuscivano a scaricare dalle dichiarazioni dei redditi in quanto intestate allo stesso medico.
La procura contesta al chirurgo di aver percepito dalle pazienti un ingiusto pagamento delle reti addominali. Il problema è sorto quando alcune delle persone operate si sono ritrovate ad avere gli stessi disturbi che lamentavano prima dell'operazione. E' allora che sono scattate le denunce.