IVREA - Axol Server entra in C.Next Ivrea per avviare la produzione di cluster di server iperconvergenti nelle storiche Officine Ico dove si è scritta la storia dell’informatica: sede dell'Olivetti ha visto nascere il primo computer ad alte prestazioni a transistor e successivamente il primo personal computer della storia. Oggi, in quegli stessi luoghi, Axol Server produce cluster ad alta affidabilità: tre o più server collegati tra loro che lavorano insieme come se fossero un unico sistema estremamente prestante e garantiscono continuità operativa anche in caso di guasto.
L’utilizzo di diversi computer interconnessi è sempre più sentito come necessario anche dalle Pmi per garantire la continuità nella produzione e nell’erogazione dei servizi. Commenta così Luca Ferrario, founder di Dkr srl e del progetto Axol Server: «La scelta del Canavese come territorio dove avviare lo sviluppo del nostro progetto è dettata dalla vivacità del suo tessuto imprenditoriale: un’area ricca di Pmi e storicamente sensibile ai temi dell’innovazione; è in corso in queste settimane il reclutamento di un nucleo di sistemisti canavesani che frequenteranno un corso intensivo di potenziamento tecnico a Lomazzo per acquisire tutta la conoscenza e portarla nella sede di Ivrea, con l’obiettivo di creare alle Officine Ico il più importante polo italiano di competenze sulle tecnologie di virtualizzazione open-source, nonché la più importante fabbrica italiana di server progettati specificamente per l'implementazione di cluster iperconvergenti con Proxmox e Ceph».
Alberto Carpaneto, amministratore delegato di C.Next Ivrea, aggiunge: «Con l’insediamento di Axol Server nel nostro polo aggiungiamo un nuovo soggetto di valore alla nostra community di innovatori le cui competenze sono a disposizione di imprese ed enti del terzo settore che hanno necessità di sviluppare percorsi di innovazione. Le imprese sono cresciute costantemente da quando abbiamo aperto e ricordo che quello di Ivrea è uno dei poli del sistema nazionale C.Next che coordina una community di oltre 160 aziende innovative favorendo il trasferimento d'innovazione da impresa a impresa».