IVREA - Ancora tensione nel carcere di Ivrea. L'altra sera, martedì 8 ottobre 2024, un detenuto di origini marocchine, autore nei giorni scorsi di un'aggressione ai danni di un agente della polizia penitenziaria, attualmente ristretto al secondo piano detentivo dove sta scontando la sanzione disciplinare inflitta a seguito all'aggressione, alle ore 19.30 si è reso nuovamente autore di disordini, dando fuoco alla propria cella.
Sul posto è intervenuta la sorveglianza di turno, coadiuvata da altro personale: vista la presenza di fumo nella sezione è stato necessario evacuare l'area. Al termine delle operazioni è stato necessario per quattro agenti intervenuti e tre detenuti, ricorrere alle cure del pronto soccorso di Ivrea. Agenti e detenuti sono stati poi dimessi con prognosi tra i tre e i cinque giorni.
A dare notizia dei disordini è l'Osapp, l'organizzazione sindacale autonoma della polizia penitenziaria, che sottolinea come, attualmente, nell'istituto eporediese, «vige una totale anarchia da parte dei detenuti che spadroneggiano indisturbati liberi di muoversi a causa dell’apertura delle camere di pernottamento. Così facendo mettono a repentaglio la sicurezza e l'incolumità degli operatori e di tutta la popolazione detenuta».
Il segretario generale generale Osapp, Leo Beneduci, segnala inoltre che da circa quattro anni l’istituto di Ivrea risulta privo di un comandante titolare e questo genera grande preoccupazione tra il personale: «Chiediamo un’urgente ispezione da parte dei superiori uffici al fine di verificare la gravissima situazione in cui versa il carcere di Ivrea che non può certamente trovare le soluzioni alle problematiche più volte segnalate da questa organizzazione sindacale mediante iniziative, seppur apprezzabili, come quelle della pizza della gentilezza. Le uniche pizze sono quelle che il personale sta ricevendo dai detenuti negli ultimi mesi».