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IVREA - La tratta ferroviaria Ivrea-Chivasso-Torino continua a registrare disagi significativi per i pendolari. Negli ultimi giorni, il treno regionale n. 2717 in partenza da Chivasso alle 7.52 accumula ritardi sistematici all’arrivo a Ivrea, con punte tra i 30 e i 50 minuti. La causa principale sembra essere il malfunzionamento di alcuni passaggi a livello, che blocca il transito e manda in tilt gli incroci con altri convogli, aggravando ulteriormente la situazione.

Uno degli episodi più gravi si è verificato giovedì: il treno 2717 è partito regolarmente ma si è bloccato nei pressi della stazione di Montanaro. Dopo circa venti minuti è ripartito a passo d’uomo, fino alla soppressione definitiva a Rodallo. I passeggeri, lasciati con comunicazioni frammentarie, sono stati costretti a salire su un altro treno arrivato con un’ulteriore ora di ritardo, raggiungendo Ivrea con oltre un’ora e mezza di scarto sull’orario previsto.

I ritardi non sono solo un fastidio per i passeggeri, ma hanno ripercussioni dirette su servizi essenziali. Su questi treni viaggiano medici, infermieri, e personale del tribunale: ogni ritardo significa visite posticipate, udienze rinviate, turni scoperti. Una situazione che mina la credibilità del servizio ferroviario e rende difficile promuovere un reale spostamento modale dal traffico su gomma al trasporto pubblico, nonostante gli appelli istituzionali in tal senso.

I pendolari chiedono soluzioni strutturali e interventi urgenti. Se il treno non può essere affidabile, ogni strategia di mobilità sostenibile è destinata a fallire.