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E' stato trovato questa mattina il corpo di Flerica Ninzat Agavriloaei, 35 anni, madre di due figli, scomparsa da quattro mesi da Ivrea. E' la moglie di Jonel, 43 anni, il romeno che a fine agosto, nella propria abitazione di via Guarnotta, si è tolto la vita sparandosi in fronte con una pistola da macellaio. Il giallo si è risolto nel peggiore dei modi come, purtroppo, avevamo già ipotizzato.
 
Il corpo della donna (della quale l'uomo aveva denunciato la scomparsa ai primi di agosto) era sotto le cantine, dentro dei sacchi di plastica ricoperti con la terra. Sopra c'erano degli assi di legno che non hanno ingannato le unità cinofile della polizia. La donna è stata uccisa e tagliata in due parti. Particolare che rende questa già triste vicenda, incredibilmente macabra.
 
Dopo oltre un mese di ricerche, insomma, questa drammatica storia si va ricostruendo. Secondo gli inquirenti potrebbe essere stato proprio il marito ad uccidere e seppellire la moglie. Fingendo, oltretutto, la sua scomparsa. A fine agosto, forse preso dal rimorso, con due figli piccoli a carico rimasti in Romania dai suoceri, il macellaio ha deciso di farla finita. Si è sparato in fronte ed è morto dissanguato. Negli anni trascorsi in Canavese e, in particolare, a Ivrea, la donna avrebbe lavorato in diverse occasioni come colf e badante. Il marito, invece, ha lavorato saltuariamente come macellaio e giardiniere.
 
La scorsa settimana, complice un'ultima telefonata partita dal telefono cellulare della donna pochi giorni prima della scomparsa, la polizia aveva ripreso le ricerche a Ivrea e nei dintorni, Dora compresa. Alla fine la soluzione del rompicapo è sempre stata vicinissima agli inquirenti. Nelle cantine di quel palazzo dove nessuno si è mai accorto di nulla.