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IVREA - Addio a Giuseppe Berta. Aveva 72 anni. E' stato strappato all'affetto dei suoi cari da una malattia contro cui combatteva da tempo. Era stato uno stimato economista, professore associato di Storia contemporanea all'Università Bocconi di Milano, membro del Comitato scientifico della Fondazione Feltrinelli e del Comitato scientifico del Centro Studi della Confindustria. Tra il 2004 e il 2017 è stato consigliere di amministrazione della Fondazione Luigi Einaudi di Torino. Dal 1996 al 2002 ha diretto l'Archivio Storico Fiat. La notizia della sua morte ha destato cordoglio anche a Ivrea, dove aveva collaborato come ricercatore col Centro studi della Fondazione Adriano Olivetti.

«Con la scomparsa dello storico Giuseppe Berta, viene a mancare un grande storico e ricercatore del lavoro del nostro Paese. 
Nessuno meglio di lui ha saputo raccontare il mondo del lavoro e dell’industria  italiana, dal dopoguerra ad oggi - dichiara il segretario generale FIM CISL Ferdinando Uliano - Dopo la laurea alla Statale di Milano, Berta inizia la sua collaborazione e il suo lavoro di ricercatore del lavoro, con il Centro studi della Fondazione Adriano Olivetti di Ivrea, soffermandosi sul ruolo insieme centrale e controverso della cultura nell’impresa. A metà degli anni Novanta del secolo scorso è alla direzione dell’Archivio storico Fiat, per poi diventare professore associato di Storia contemporanea alla Bocconi e membro dell’Accademia delle Scienze di Torino. Nei suoi numerosi libri ha raccontato meglio di chiuque altro il mondo del lavoro italiano, in particolare quello dell’industria automobilistica, di cui era tra i principali esperti nel nostro Paese. Lo ricordiamo per questo come un punto di riferimento e interlocutore importante per il nostro sindacato». 

«Senza accedere a posizioni ideologiche e con lo sguardo curioso del ricercatore, Berta ha dato un contributo importante con il suo lavoro di ricerca e analisi, rispetto alle nostre vicende contrattuali,  a partire da quelle legate alla Fiat - conclude Ferdinando Uliano - Ci mancherà il suo sguardo lucido e le sue analisi rispetto alle trasformazioni in atto nel settore dell’auto e del lavoro».