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TORRE CANAVESE - A dare il via all'indagine dei carabinieri della compagnia di Ivrea che è sfociata nell'arresto di cinque persone, pakistani e indiani, con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, sono stati alcuni episodi sui quali i militari dell'Arma avevano già avviato una serie di accertamenti.

Prima di scoprire la base operativa della banda a Torre Canavese, infatti, alcune settimane fa, i carabinieri di Ivrea e la polizia stradale avevano trovato nel bagagliaio di una vettura due indiani abbandonati al loro destino... E' successo alla barriera dell'autostrada A5 Torino-Aosta di Ivrea. Agenti e militari, nel cuore della notte, hanno controllato una vettura con targa francese i cui occupanti, alla vista delle auto di servizio, si sono dati alla fuga nei campi.

Nel bagagliaio c'erano due giovani indiani, ovviamente clandestini e senza documenti. L'analisi delle telecamere di videosorveglianza della zona e dei Comuni limitrofi ha permesso di individuare l'auto che, poco prima, era stata immortalata da Bairo a San Giorgio Canavese. Ed è allora che le indagini hanno iniziato a concentrarsi sulla zona di Torre dove, l'altra mattina, il blitz dei carabinieri ha portato all'arresto di cinque persone.