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IVREA - E' stata una richiesta una condanna ad un anno e cinque mesi di reclusione per Graziano Cimadom, 72 anni, noto imprenditore eporediese e fondatore della Manital. L'istanza, presentata dal pubblico ministero Alessandro Gallo della procura di Ivrea, è arrivata al termine dell’udienza dibattimentale di ieri.

Cimadom è accusato di aver sfruttato indebitamente un regime fiscale agevolato, usando circa tre milioni di euro di investimenti e opere come «ricerca e sviluppo», mentre, per l’accusa, quelle spese non rientravano nella categoria. Anzi, quelle spese avrebbero riguardato il Castello di Parella. Il pubblico ministero ha inoltre richiesto un risarcimento di oltre 3 milioni di euro per i mancati introiti all’Agenzia delle Entrate.

La difesa ha sottolineato che l’azienda aveva documentazione dettagliata di tutte le spese effettuate e ha definito paradossale l'accusa di aver abusato di un regime agevolato su una somma relativamente piccola per un'azienda con un fatturato annuo di 350 milioni di euro. Il giudice ha aggiornato il processo al 26 luglio per le repliche e la sentenza.