MONTALTO DORA-IVREA - Sono ore di lutto quelle che stanno vivendo, accomunate nello sgomento e nel dolore, le comunità di Montalto Dora e Ivrea, scosse per la scomparsa della dottoressa, Nella Franco. Nata nel marzo del 1966 in Svizzera, la stimata e conosciuta eporediese si era laureata all’università di Catania, dove si era trasferita con la famiglia da adolescente. Arrivata in Piemonte nel 1997 aveva lavorato prima nel novarese e poi era approdata in Canavese, all’ospedale di Ivrea, dove ha svolto attività ambulatoriale in Pneumologia e ha lavorato per tanti anni come dirigente medico specializzato. Si è occupata per diverso tempi anche di sicurezza sul lavoro.
Nella Franco non si è mai risparmiata e, con passione e determinazione, si è sempre impegnata nella vita politica mettendo la propria dedizione, gentilezza e conoscenze e capacità al servizio della propria comunità. Dotata di grande schiettezza, ma anche di una naturale capacità empatica nell'interagire con le persone, si è battuta per il sociale e i bisogni veri della popolazione. E’ stata assessore alle politiche sociali del Comune di Montalto Dora, dove viveva. Ultimamente, facendo il pieno di preferenze, era stata eletta in consiglio comunale a Ivrea. Ruolo che ha continuato a svolgere all’interno del parlamentino, guidato dal sindaco, Matteo Chiantore, fino al dicembre 2024. E’ stata strappata all’affetto dei suoi tre figli Caterina, Alessia e Leonardo, e del marito, Sebastiano Bombaci, oncologo all’ospedale di Ivrea, da un brutto male che ha affrontato con quella grinta e forza che l’hanno sempre contraddistinta in vita.
«La comunità montaltese tutta ne ricorda il suo impegno civico, la sua umanità e la sua professionalità. Scompare una bella persona che ha lasciato un'impronta significativa a Montalto – la ricorda il sindaco, Renzo Galletto – E’ stata una appassionata amministratrice pubblica, ma soprattutto di una carissima amica. La nostra comunità gli deve moltissimo per la sua grande sensibilità nei nostri confronti. Come collega amministratrice la ricordo per il suo grande senso umano nei confronti delle persone meno fortunate per le quali si è spesa molto fino all'ultimo dei suoi giorni. Piangiamo una donna speciale e una cittadina esemplare».