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IVREA - È morto l'altro giorno, a 91 anni, Elserino Piol, storico dirigente dell'Olivetti, innovatore e grande protagonista nel mondo industriale delle telecomunicazioni. Era nato nel 1931 a Limana, nel bellunese, e ad appena 21 anni era già in Olivetti. «Indiscusso protagonista dei successi della più recente storia olivettiana, visionario ed innovatore instancabile - lo ricorda l'Associazione Archivio Storico Olivetti - assunse nel tempo incarichi manageriali sempre più importanti, soprattutto sotto la gestione di Carlo De Benedetti».

Scelto come direttore generale per le strategie e lo sviluppo, Piol contribuì alla nascita del venture capital in Italia e, nel 1983, all'alleanza con gli americani di AT&T che porterà l'azienda di Ivrea a diventare primo produttore di personal computer in Europa e terzo al mondo. Dal 1986 al 1996 sedette nel consiglio di amministrazione dell'azienda, di cui fu vicepresidente e, proprio nel 1989 ebbe la visionaria intuizione che qualche anno dopo portò alla fondazione di Omnitel e di Infostrada. «Un gigante della storia della tecnologia mondiale, dinamico e concreto; qualità inestimabili delle quali conserviamo infinite testimonianze documentali nei nostri fondi archivistici», aggiungono dall'associazione eporediese.

Elserino Piol è riconosciuto all'unanimità come padre decano delle telecomunicazioni in Italia, un punto di riferimento internazionale per tutte le aziende che operavano nella tecnologia. Ebbe persino un incontro con Steve Jobs, quando il papà della Apple lavorava ancora nel garage di famiglia. Solo che, allora, l'Olivetti non prese in considerazione la sua idea di finanziare quella che sarebbe diventata un'eccellenza mondiale nel campo delle nuove tecnologie. Nel 2000 aveva ricevuto la laurea honoris causa in Economia Aziendale dall'Università di Bologna.