IVREA - Una richiesta di condanna a diciassette anni e otto mesi complessivi per dodici agenti finiti a processo. E' quanto formulato in tribunale a Ivrea dai sostituti procuratori generali Giancarlo Avenati Bassi e Sabrina Noce, in merito alle violenze denunciate all'interno della casa circondariale eporediese. Tre agenti della polizia penitenziaria, nell'ambito dello stesso procedimento, sono stati assolti perché il fatto non sussiste.
Le indagini hanno riguardato presunti pestaggi all'interno del carcere e, soprattutto, i successivi falsi d'ufficio nei verbali per «coprire» gli episodi. In realtà i presunti pestaggi, nel corso del procedimento giudiziario (che ha avuto un iter quanto meno travagliato), sono andati quasi tutti prescritti. Ne è rimasto solo uno, datato 2021, per il quale è stata chiesta una condanna complessiva di 4 anni per tre agenti, a processo per lesioni.
Per i falsi, invece, commessi da pubblici ufficiali, sono stati chiesti 1 anno e 6 mesi per otto agenti della penitenziaria e 1 anno e 8 mesi per un altro poliziotto, che ne avrebbe commessi due. Le tre assoluzioni, invece, sono relative ad altrettanti agenti che hanno dimostrato di non essere in servizio nel giorno del presunto pestaggio. E' comunque caduta, nel corso delle indagini, l'accusa più pesante, quella relativa al reato di tortura.








