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IVREA - Quest'anno ricorre il trentaduesimo anniversario delle stragi mafiose di Capaci e di via D’Amelio, dove persero la vita i giudici Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Francesca Morvillo. Al loro fianco perirono i poliziotti incaricati della loro tutela Antonio Montinaro, Rocco Dicillo, Vito Schifani, Agostino Catalano, Eddie Walter Cosina, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina ed Emanuela Loi.

Nel luogo dove il 23 maggio 1992 avvenne la tremenda esplosione, nei pressi dello svincolo per Capaci lungo l’autostrada A29, sorge oggi un giardino curato dall’Associazione «Quarto Savona Quindici» (così dal nome della sigla radio dell’auto di scorta), animata da Tina Montinaro, vedova di Antonio. Su questo terreno insistono diverse piante di ulivo, ciascuna dedicata ad una persona delle Istituzioni caduta per mano mafiosa, ed è da ognuna di esse che è stato estratto l’olio, consacrato nella messa crismale della settimana santa, che verrà utilizzato come olio santo nel corso di questo anno liturgico, assurgendo a simbolo di redenzione e divenendo segno per tutti dell’autenticità e della profondità del sentimento religioso.

Proprio in occasione della messa crismale del giovedì Santo la Polizia di Stato di Torino ha donato all'arcivescovo metropolita di Torino e Vescovo di Susa, Monsignor Roberto Repole, al Vescovo di Pinerolo, Monsignor Derio Olivero, ed al Vescovo di Ivrea, Monsignor Edoardo Aldo Cerrato, le ampolle d’olio opportunamente messe a disposizione dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza per tutte le Questure d'Italia.

L’iniziativa, partita dalla Questura di Palermo e che oggi coinvolge tutte le sedi della Polizia di Stato, accolta con entusiasmo dalla Conferenza Episcopale Italiana ed estesa a tutte le diocesi d'Italia, è testimonianza del costante impegno delle istituzioni nel contrasto al crimine organizzato e dell’importanza della memoria.