IVREA - «Nella tarda mattinata di ieri, nel terzo piano della sezione ordinaria del carcere di Ivrea, un detenuto straniero di nazionalità marocchina, non nuovo a comportamenti aggressivi e violenti durante la detenzione, ha prima spintonato un poliziotto di servizio per tentare di salire sull’ascensore adibito al trasporto del vitto e poi, ripreso dall’agente, ha prima dato vita ad un diverbio per poi aggredire il collega, a cui va tutta la nostra solidarietà». E’ quanto segnala Vicente Santilli, segretario nazionale per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, che torna a denunciare l’incandescente situazione detentiva della regione.
Il sindacalista evidenzia che «il Sappe, nel raccogliere le voci del personale operante nelle sezioni detentive, ormai stanco ed esausto di subire vessazioni di ogni tipo sia verbali che fisiche da parte di una popolazione detenuta sempre meno incline al rispetto delle normali regole civili e di convivenza, conferma che i colleghi sono davvero avviliti perché si sentono sempre più abbandonati al loro destino, senza che l'Amministrazione muova un dito per far si che i turni di lavoro siano quanto meno sicuri in modo da ridurre il rischio per la loro stessa l'incolumità fisica, ad oggi altamente compromessa».
Per Donato Capece, segretario generale del Sappe, «la situazione penitenziaria regionale e nazionale fa, ogni giorno di più, emergere la tensione che c’è non più latente ma palese ed evidente. Chi ha ruoli di responsabilità politica ed istituzionale - penso in primis al sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari – deve intervenire con celerità, a tutela dei poliziotti penitenziari. E’ sotto gli occhi di tutti che la situazione penitenziaria è sempre più critica».
Anche l'Osapp segnala disordini in carcere. «Il detenuto ha dapprima aggredito due agenti che sono dovuti ricorrere alle cure ospedaliere e, successivamente, ha messo a dura prova l’ordine e la sicurezza interna dell’istituto rifiutandosi di entrare in cella; condotto poi al reparto isolamento, con ripetute minacce, si è rifiutato anche in questo reparto di entrare in cella al punto che il personale è stato trattenuto in servizio per svariate ore. Il detenuto non nuovo a questi episodi ha messo a dura prova la sicurezza, oltre che la pazienza del personale che non ce la fa più, è allo stremo delle forze».
Il segretario generale dell’Osapp Leo Beneduci dichiara che la casa circondariale di Ivrea vive in questi ultimi giorni una situazione davvero insostenibile: «L'istituto è diventato un vero e proprio ricettacolo di detenuti facinorosi e di difficile gestione ma la situazione è ancora più grave se si considera che il carcere è sguarnito di un comandante di reparto titolare, non ci sono direttive chiare e non si può più perdere tempo; bisogna immediatamente assegnare un comandante prima che succeda l’irreparabile considerato anche il fatto che da poco si è insediato un nuovo direttore. Il personale in servizio al carcere di Ivrea come nei restanti istituti merita rispetto e l’amministrazione non può rimanere silente rispetto ad una situazione dove la sicurezza è quotidianamente messa a rischio».