IVREA - Cgil, Cisl e Uil hanno scritto al ministro della giustizia Carlo Nordio in merito alla difficile situazione degli uffici giudiziari di Ivrea, già in difficoltà con l'ordinaria amministrazione e ora alle prese con le difficili indagini relative a due sciagure avvenute nel vastissimo territorio di competenza: l'incidente sul lavoro di Brandizzo, costato la vita a cinque operai, e l'incidente aereo di Caselle dove ha perso al vita una bimba di appena cinque anni.
«Più tragedie sono accadute nel nostro territorio (Brandizzo, Caselle) nelle ultime settimane. Insieme alla partecipazione al dolore delle famiglie, sentiamo anche forte l’esigenza di poter assicurare Giustizia per quanto successo. Giustizia per riconoscere responsabilità, Giustizia per impedire che possa accadere di nuovo - scrivono Gabriele Gilotto della Fp-Cgil, Danilo Tetro della Cisl-Fp e Antonio Pennella della Uilpa - un lavoro fondamentale e complesso che, rispetto al nostro territorio, ricade sugli uffici giudiziari d'Ivrea. Era il marzo del 2018 quando abbiamo lanciato la prima manifestazione di denuncia sui problemi, enormi, di quegli uffici, dimenticati da sempre. Oggi, nonostante più iniziative e richieste di ogni tipo, nulla è cambiato. Rimane una scopertura del personale tra il 40% e il 50%, magistrati oberati dai fascicoli,
polizia giudiziaria insufficiente».
«Ci chiediamo, e chiediamo a chi in questo Ministero dovrebbe dare risposte, come gli uffici giudiziari d'Ivrea riusciranno ad occuparsi di vicende tanto complesse, e tanto importanti. Fino ad ora solo lo straordinario impegno di chi lavora a Ivrea ha impedito un tracollo completo, e annunciato, della Giustizia. Ma questo impegno non può bastare, servono risorse, assunzioni, risposte immediate. Ascolti signor Ministro, si occupi d’Ivrea per assicurare che si possa veramente fare Giustizia. Tempo non ne rimane più».