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IVREA - Riceviamo e volentieri pubblichiamo una lettera sul caos che attanaglia la bretella Ivrea-Santhià dove la situazione è decisamente peggiorata nel corso delle ultime settimane. A complicare le cose ci sono proprio i cantieri sulla bretella, al confine tra il Canavese e la provincia di Vercelli, che generano ulteriori code e caos in direzione Milano. Cantieri nei quali, durante i weekend, è difficile vedere operai al lavoro. Anche i sindaci della zona hanno chiesto di prendere provvedimenti ma il recente scontro tra Ativa e il Ministero dei Trasporti, le concessioni autostradali scadute e il lento subentro dei nuovi gestori, fa sì che la situazione sia bloccata. Come conferma il caos dello scorso weekend anche sulla Torino-Aosta da Quincinetto all'interscambio di Pavone.

«Vi scrivo perché, come migliaia di altri utenti, anche io mi sono ritrovato imbottigliato per più di un'ora nel collo di bottiglia del raccordo A4-E25. E' evidente che il cantiere in atto non è frutto di mancanza di tempestività, ma è dettato dall'urgenza di consolidare il fondo stradale all'altezza del Lago di Viverone. Detto ciò trovo innanzitutto davvero NON professionale, la soluzione attuata dalla società che sta gestendo il cantiere per "scremare" il tonnellaggio dei mezzi che transitano è a dir poco inadeguata. In Svizzera e Germania del Sud, terre di viadotti e gallerie, quando ci sono situazioni di questo tipo, il "restringimento progressivo della carreggiata" viene effettuato sul dritto, con delle uscite progressive anti-intrusione, che consentono ai "distratti" di riprendere la strada piu' agevole, evitando che i "furbetti" possano saltare la coda. 

Inoltre pur comprendendo lo stato emergenziale, mi chiedo come sia possibile NON ATTUARE misure straordinarie di CONSOLIDAMENTO STRADALE, per salvare la parte piu' IMPORTANTE della stagione sciistica, che come ben sappiamo, alimenta un'indotto (di ricaduta) che va ben oltre l'alberghiero. Nel ringraziarvi per l'attenzione, porgo i miei più distinti saluti». (Lettera firmata)