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IVREA - Era il 31 marzo 2024, quando una Ferrari fuori controllo si schiantò sulla bretella autostradale Ivrea-Santhià, provocando la morte del dj kosovaro Hysni Qestaj, 40 anni, e della modella ucraina Anna Kraevskaya, 21. I due stavano rientrando dalla Svizzera quando, all’altezza del territorio di Alice Castello, l’auto si incendiò dopo aver colpito le barriere centrali. L’impatto fu così violento da rendere necessario il test del Dna per identificarli.

Oggi, quel tratto resta ancora danneggiato. A oltre quattordici mesi dai fatti, la carreggiata è ridotta a una sola corsia: una striscia gialla, cartelli e dissuasori deviano il traffico creando rallentamenti, soprattutto nelle ore di punta. Nessun cantiere è mai partito. Per fortuna qualcosa si è mosso.

A seguito del dissequestro da parte della procura di Vercelli, infatti, il precedente gestore della bretella Ivrea-Santhià (Ativa) ha effettuato le opportune indagini per individuare gli interventi di ripristino delle barriere di sicurezza e della struttura del ponte. La progettazione degli interventi è stata poi affidata ad una società esterna. Ora il progetto è stato ultimato ed è stato affidato il contratto d'appalto dei lavori. Ad occuparsi dei cantieri è la società Itp che ha «ereditato» da Ativa la gestione della Ivrea-Santhià. I lavori, insomma, partiranno a breve, tenuto conto dei tempi necessari per l'approvvigionamento dei materiali.

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