Galleria fotografica

IVREA - Un ragazzo di 30 anni è stato trovato senza vita l'altra mattina in un alloggio popolare di via Papa Giovanni XXIII, nel quartiere Bellavista di Ivrea. Accanto al corpo, i carabinieri hanno trovato tracce di droga. La vittima, eporediese e già nota alle forze dell’ordine, non mostrava segni evidenti di violenza. L’ipotesi principale resta quella dell’overdose, che dovrà essere confermata da autopsia e test tossicologici.

Con il giovane c’era un’altra persona che ha raccontato ai carabinieri di essersi accorto del decesso solo al risveglio. I due erano entrati nell’appartamento con le chiavi, pur non essendo residenti lì. Avrebbero ricevuto il via libera ad utilizzare l'alloggio attraverso una catena di passaggi partita dall’assegnatario ufficiale della casa, un uomo con precedenti per spaccio che già da qualche tempo non si fa più vedere nel palazzo. L'ipotesi degli inquirenti è che l'alloggio sia diventato un rifugio per sbandati.

Secondo le indagini il 30enne e altri due coetanei, tra cui una ragazza, avrebbero trascorso all'interno dell'abitazione la giornata precedente il ritrovamento del cadavere, con tutta probabilità consumando alcool e droga. Nella notte qualcosa è andato storto e il giovane non si è più svegliato.