IVREA - A Ivrea, due truffatori arrivati in Canavese da Napoli hanno tentato di raggirare un pensionato con la scusa del falso incidente stradale provocato dal figlio della vittima. Questa volta, però, hanno trovato «pane per i loro denti». Quando la telefonata è arrivata a casa dei genitori della potenziale vittima, infatti, il padre di 76 anni ha immediatamente riconosciuto la truffa, anche perchè il figlio era proprio con lui, seduto a tavola per il pranzo. E' il secondo episodio in pochi giorni in Canavese, dopo quanto accaduto a San Giusto sabato scorso.
La truffa è cominciata con una telefonata ricevuta dalla madre qualche giorno prima, nella quale un uomo, spacciandosi per carabiniere, informava che il figlio aveva avuto un grave incidente e servivano soldi per «risolvere» la situazione ed evitargli il carcere. La donna, insospettita, ha immediatamente raccontato l’accaduto al marito e al figlio.
Quando, pochi giorni dopo, la truffa si è ripetuta con una nuova telefonata, il padre ha giocato d’astuzia: ha finto di credere al racconto, trattenendo al telefono il falso maresciallo, il quale chiedeva un «riscatto» di 4300 euro da consegnare a una complice. Nel frattempo, il figlio ha allertato la polizia, che si è presentata a casa della coppia e ha predisposto un’operazione per incastrare i truffatori.
Gli agenti hanno quindi seguito i movimenti dei malviventi e li hanno colti sul fatto. Un uomo e una donna, pronti a ritirare il denaro, sono stati arrestati. I due avevano affittato un'auto a Torino forse con l'intenzione di mettere a segno diversi colpi in Canavese. L’intervento tempestivo della polizia ha evitato che altri cittadini cadessero vittima di una truffa simile.