IVREA - Il 25 novembre rappresenta una data simbolica e significativa a livello globale: la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Istituita dalle Nazioni Unite nel 1999, questa giornata mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e a mobilitare risorse per combattere un fenomeno che continua a colpire milioni di donne nel mondo. Purtroppo la situazione è ancora molto grave. Anche nel nostro territorio.
In Canavese, ad esempio, nel corso del 2024, sono aumentate del 50% le violenze sessuali delle quali si stanno occupando i magistrati della procura di Ivrea. Da un lato c'è la volontà di denunciare; dall'altro la conferma che questa piaga sociale stenta a trovare una soluzione. L'anno scorso, da gennaio a metà ottobre, erano stati aperti 50 fascicoli per violenza sessuale. Quest'anno sono già 76. Sono in aumento anche le denunce per maltrattamenti (343 contro 280, +15%) e per stalking (184 contro 119, +54%). Una situazione problematica che, oltretutto, molto spesso non trova risposte adeguate dalla giustizia a causa del personale della procura di Ivrea ridotto all'osso.
La violenza di genere si manifesta in diverse forme: violenza fisica, psicologica, economica e sessuale. È un problema strutturale, radicato in disuguaglianze di genere, stereotipi e discriminazioni che persistono nelle società. In Italia, dati recenti confermano l’urgenza di interventi concreti: ogni anno migliaia di donne subiscono abusi, spesso all'interno delle mura domestiche. La giornata del 25 novembre è un’occasione per riflettere e agire. Le istituzioni, le associazioni e i cittadini sono chiamati a promuovere una cultura del rispetto e della parità di genere. Eventi pubblici, dibattiti, manifestazioni e campagne di sensibilizzazione si moltiplicano in tutto il mondo per rompere il silenzio e supportare le vittime.
L’obiettivo è chiaro: costruire una società in cui nessuna donna debba più temere per la propria sicurezza. Solo attraverso l’educazione, la prevenzione e il sostegno possiamo sperare di porre fine a questa piaga sociale.