LEINI' - Lo scorso aprile la polizia locale di Leini è intervenuta per un incendio ai danni del patrimonio comunale nell'ex sede della Croce Rossa Italiana in via Caviglietto 34. Grazie all’intervento immediato di una pattuglia, gli agenti hanno notato l'incendio propagarsi all’interno della struttura comunale e si sono adoperati a mettere in sicurezza la zona per scongiurare ogni pericolo alle persone, delimitando l'area e richiedendo l’intervento immediato dei vigili del fuoco.
Grazie all’intuito investigativo degli agenti e alle informazioni raccolte sul posto, sono stati identificati cinque minorenni con ancora indosso gli strumenti utilizzati per appiccare il fuoco. Sono stati tutti segnalati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minori di Torino che li ha affidati al comando di Polizia Locale di Leini per seguire un percorso di giustizia riparativa previsto dalla riforma «Cartabia».
A seguito di delega da parte della Procura e grazie alla disponibilità dell’amministrazione comunale, i minorenni sono stati affidati all'associazione di volontariato «Sollievo» di Leini. Il percorso riparativo ha previsto 40 ore di attività personali di ascolto e di laboratori individuali con dei tutor professionalmente preparati, oltre a diversi step di confronto e di dialogo tra le famiglie e l’istituzione comunale. A conclusione del percorso riparativo i minorenni sono stati impegnati a mostrare davanti ai loro compagni attraverso uno spettacolo la loro capacità di autostima e di riconoscere i loro talenti e le loro qualità attraverso canzoni, musiche e danze e concerti live, ricchi di “contenuti” di vita vissuta.
Le conclusioni del Progetto riparativo verranno comunicate alla Procura dei Minori di Torino. Nell’occasione il comando di Polizia Locale ringrazia per la collaborazione il Comando di Polizia Locale della Città di Torino e il Comando di Polizia Locale di Alpignano, la società Sollievo di Leini che ha permesso di poter espletare il percorso di Giustizia Riparativa. Un vero e proprio lavoro di squadra che ha visto coinvolti non solo i ragazzi ma la magistratura, l'amministrazione comunale, le forze dell’ordine, le associazioni con la loro preziosa esperienza.