LEINI’ - Cade rovinosamente a causa della strada ghiacciata, si rompe una gamba e poi fa causa al Comune di Leinì. Toccherà, quindi, al tribunale di Ivrea mettere la parola fine alla battaglia a colpi di carte bollate tra l’Ente comunale e uno sfortunato cittadino difeso in giudizio dall’avvocato Maurizio Irrera.

La vicenda risale a fine gennaio del 2017 quando il leinicese è scivolato malamente su un lastra di ghiaccio formatasi in via Teologo Re, in prossimità dell’isola ecologica. Portato al pronto soccorso di Ciriè gli viene riscontrata, si legge nella delibera presente nell’albo pretorio del Comune, la frattura «biossea della gamba sinistra». Pochi giorni dopo, l’uomo, residente a Leinì, scrive al Comune chiedendo un risarcimento danni, poi quantificato dallo studio legale Irrera in circa 31 mila euro.

Il Comune respinge al mittente la richiesta, sostenendo che «il sinistro non può essere ammesso a risarcimento in quanto l’ablazione del ghiaccio era di competenza dell’appaltatore del servizio sgombero neve che oltre allo spargimento del sale aveva anche il compito di rimuovere la neve». Nel 2019 lo studio legale che difende l’infortunato invita i convenuti Comune di Leini e ditta leinicese alla negoziazione assistita, secondo la tesi che la responsabilità dell’appaltatore non esclude automaticamente la responsabilità del Comune di Leini, quale custode e proprietario dell’area in cui si è verificato il sinistro. Tuttavia, il Comune non cambia rotta, ribadendo la sua non responsabilità sull’accaduto, e la diatriba finisce in tribunale dove saranno i giudici a pronunciarsi sull’incidente.