LEVONE - C'erano una volta i negozi di vicinato. Ha chiuso a Levone, nei giorni scorsi, un vero e proprio pezzo di storia locale: il negozio di alimentari di Patrizia Grosso, «la Patti», così soprannominata in modo affettuoso dai suo concittadini, ha abbassato per l'ultima volta la serranda, dopo ventiquatrro anni di ininterrotta attività.
Il sindaco del paese, Massimiliano Gagnor, a nome della comunità, le ha dedicato un sentito ringraziamento con un lungo messaggio sulla sua pagina social, riconoscendo come il suo lavoro sia andato oltre la semplice vendita: «Essere commerciante in un paese come Levone non è stato solo stare svolgere un lavoro dietro a un bancone, ma è significato essere quella figura, quella presenza che offriva ai levonesi una concreta certezza non solo di carattere alimentare ma soprattutto umano, intimo e personale. “Vado fino dalla Patti…!” era quella interlocuzione che ci faceva presagire qualcosa di buono. A me, personalmente, ricorda i miei figli che partivano da casa con la banconota stretta gelosamente nella mano e ritornavano con il sacchetto con dentro quel pacchetto che ancora chiudevi alla “moda di una volta” con la pinzatrice e la piega fatta con la mano e il resto fatto anche di qualche dolcetto o caramelle e la cotenna del prosciutto per il gattino».
La Patti è stata per molti una presenza rassicurante, un luogo dove non si trovava solo ciò che serviva, ma anche un sorriso e una parola gentile. Il primo cittadino ha ricordato con affetto anche i piccoli gesti, simbolo di un'attenzione che oggi è rara: «Ecco, “la Patti” era quello che ci mancherà di più. La mancanza di quella umanità fatta di gesti, parole e sorrisi che non si trovano nei supermercati dove siamo stati e saremo semplicemente il numero 327 da servire». Con la chiusura del negozio, Patrizia si avvia verso un meritato riposo. «Ma alla malinconia si contrappone il sorriso della consapevolezza di un nuovo inizio. Il passaggio a quel “meritato riposo” conseguente alla tua presenta 6 giorni su 7 dietro al tuo bancone. Forse è proprio per questo che anche lui si è guastato… Era il modo di dirti “Patti basta la tua mamma ha bisogno di te” - conclude Massimiliano Gagnor - E per questo vogliamo, insieme e semplicemente dirti, con un sorriso sincero: “Grazie di tutto”».