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LOCANA - Sarà l'autopsia, prevista la prossima settimana, a fornire indicazioni più dettagliate sulla dinamica che ha portato alla morte di Armando Dalla Bona, il cacciatore 82enne di Montanaro, ucciso da un colpo di fucile domenica scorsa, 5 ottobre 2025, durante una battuta di caccia al cinghiale nei boschi di Locana.

A sparare, secondo le indagini dei carabinieri, un 19enne valdostano (ma domiciliato a Castellamonte) che ora risulta indagato per omicidio colposo. Il ragazzo faceva parte della squadra di caccia con Dalla Bona. E' stato ascoltato dal pubblico ministero Elena Parato che si occupa del caso. A quanto pare il giovane avrebbe sparato perché richiamato da un movimento nella boscaglia: di fatto avrebbe scambiato il collega cacciatore per un cinghiale. Il colpo è stato fatale al pensionato e inutili sono stati tutti i soccorsi.

Solo l'autopsia, però, potrà fare luce su diversi aspetti ancora da chiarire. Quella mattina, Dalla Bona non indossava il giubbotto arancione che segnala la presenza di un cacciatore e questo potrebbe aver tratto in inganno il 19enne. La vittima, ex lavoratore della Singer, era volontario della croce rossa a Montanaro oltre che presidente dei Tiratori canavesani di Lessolo. Per il momento, in attesa che si concludano gli accertamenti richiesti dalla procura di Ivrea, i funerali sono stati rinviati a data da destinarsi.