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NOLE - La scorsa settimana si sono svolti, in forma strettamente privata, i funerali della piccola di appena 10 mesi tragicamente annegata nella vasca da bagno di casa, a Nole. Una cerimonia discreta, voluta dalla famiglia per proteggere il proprio dolore. La madre, una donna di 34 anni, è attualmente indagata per la morte della piccola. Si trova ricoverata nel reparto delle Molinette riservato ai detenuti, sotto stretta sorveglianza, a causa del suo stato di grave fragilità emotiva. La donna risulta affetta da depressione post-partum, circostanza che l'avrebbe portata a commettere l'infanticidio. 

Sul fronte delle indagini, il quadro sembra ormai delineato. I carabinieri hanno recuperato nella villetta di via Grazioli alcuni biglietti scritti dalla donna, che potrebbero aiutare a comprendere meglio il suo stato mentale nei giorni precedenti il dramma. Nel corso di un interrogatorio, la madre ha raccontato di non ricordare nulla di quella tragica mattinata, se non i momenti in cui stava preparando il bagnetto per la figlia. Non ha memoria né del gesto né delle ferite che si è inflitta successivamente.

La procura di Ivrea ha incaricato un medico legale di valutare le condizioni psicofisiche della donna, un passo necessario per stabilire le modalità di un lungo e complesso percorso riabilitativo. La 34enne era già seguita da specialisti e costantemente monitorata dai familiari, tuttavia questo non è bastato a evitare l’epilogo più doloroso. Ora, il cammino verso la verità e la giustizia si intreccia con il tentativo di dare un senso a una tragedia che ha lasciato un’intera comunità sconvolta.