NOLE-CIRIE' - Addio ad un ragazzo diventato presto un uomo coraggioso per difendere la sua e la nostra libertà. Nole e il ciriacese piangono la scomparsa di uno dei suoi ultimi testimoni della memoria. Si sono svolti ieri i funerali di Marco Fassio, partigiano in un distaccamento della Brigata Garibaldi a Case Gianinet, sui monti di Corio, dove la Resistenza ha vissuto momenti eroici.
Nato a Castell’Alfero in provincia di Asti il 26 ottobre 1927, Marco Fassio aveva 96 anni. Conosciuto con il nome di battaglia «Roger», ha combattuto i nazifascisti agli ordini del comandante Gennarino Brunero, morto in un’imboscata a soli 33 anni e in memoria del quale è stata dedicata la sezione Anpi di Ciriè. Il 96enne nolese ha contribuito alla stesura del libro «Cercando Gino. In ricordo di Gennarino Brunero. Una storia partigiana tra Corio e Ciriè» di Luisa Giacometti, Sergio Bardino, Vilma Demitri. Appassionato di sport, è stato anche presidente della squadra di calcio di Ciriè.
«Cerco di trasmettere i valori della Resistenza alle nuove generazioni – parlando di antisemitismo aveva scritto in una lettera rivolta alla senatrice Liliana Segre poi pubblicata sulle colonne de La Stampa - Sono contento quando vedo che i ragazzi delle scuole mi ascoltano e rimangono attenti ai miei racconti, mi fanno domande, si interessano. Ho cercato di far capire loro quanto sono fortunati oggi perché, almeno fino ad adesso, hanno vissuto in un Paese libero, dove puoi discutere con qualcuno, ma non c’è un nemico, non c’è la guerra civile, che è una cosa bruttissima. Ai ragazzi che frequentano le scuole dirò che se oggi sono liberi è perché qualcuno, tanti anni fa, ha sacrificato la vita per loro».