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OGLIANICO - Si sono svolti questa mattina, mercoledì 25 giugno, nella chiesa parrocchiale di Oglianico i funerali di Giuseppe Benedetto Vacha. Aveva 90 anni e dal 1985 al 1995, per due mandati consecutivi, ricoprì il ruolo di sindaco del paese.

Nel cuore delle persone che hanno avuto la fortuna di incrociarne il cammino in vita resterà il ricordo di una persona gentile, generosa e sempre pronta a rimboccarsi le maniche per Oglianico e il suo amato Canavese. Giuseppe Benedetto Vacha era, anche, un punto di riferimento dell’associazionismo locale: è stato presidente della compagnia San Feliciano e ha fatto parte della polisportiva oglianicese e del gruppo Alpini, senza ma far mancare poi il proprio supporto alla banda musicale del paese. L’ex primo cittadino aveva lavorato, fino al raggiungimento della meritata pensione, per l’Azienda Elettrica Municipale. Era appassionato di calcio, tifoso della Juventus e adorava la montagna e in particolare Santa Elisabetta.

«Si è impegnato e speso tanto per la sua Oglianico - lo ricorda Celestino Remogna - E' stato sindaco per dieci anni e prima di indossare la fascia tricolore ha ricoperto per diverso tempo anche il ruolo di vice primo cittadino. Sono diverse le opere realizzate in paese sotto il suo mandato, tra tutte forse merita una menzione speciale la ristrutturazione del palazzo Comunale». Giuseppe Benedetto Vacha lascia la moglie Rita, la figlia Monica, che è stata a sua volta sindaca di Oglianico, con Graziano, la cognata Emilia con Renato, la nipote Ombretta con Alberto, il figlioccio Amedeo.