OZEGNA - Chiesta una condanna a un anno e quattro mesi di reclusione per il dirigente della viabilità della Città Metropolitana e per il responsabile degli interventi manutentivi dello stesso ente, finiti a processo, a Ivrea, per omicidio colposo in merito all'incidente alla curva del Bogo, in cui persero la vita Raffaele Mazzamati, 35 anni, e Debora Biscuola, 18 anni.
L’inchiesta ha avuto una svolta decisiva grazie all’opposizione dei familiari delle vittime alla richiesta di archiviazione e ai rispettivi legali che hanno ottenuto la riapertura delle indagini. Un elemento chiave dell’accusa riguarda la mancata messa in sicurezza della curva, nonostante numerosi incidenti precedenti, alcuni anche mortali. Secondo il pubblico ministero Valentina Bossi, i due imputati non avrebbero adottato misure adeguate per segnalare il pericolo, come cartelli luminosi, dissuasori sonori o protezioni sul muretto di calcestruzzo.
Tutti accorgimenti che, tra l'altro, furono realizzati dopo l'incidente anche grazie alla presa di posizione dei sindaci dell'epoca, in particolare quelli di Ozegna e Rivarolo Canavese. Ora spetterà alla giudice Stefania Cugge pronunciarsi sulla responsabilità dei due funzionari.
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