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PAVONE CANAVESE - E' iniziato il processo a carico di Franco Iachi Bonvin, il tabaccaio di Pavone Canavese che il 7 giugno 2019 sparò contro i ladri che stavano assaltando il suo negozio uccidendone uno, Ion Stavila, moldavo. La prima udienza si è chiusa con la richiesta del giudice Valeria Rey di riformulare il capo d'imputazione. Al momento il tabaccaio risponde di eccesso colposo di legittima difesa. La richiesta del giudice al pubblico ministero potrebbe dare una prima svolta al processo perchè potrebbe anche cambiare l'accusa nei confronti dell'uomo benchè potrebbe anche trattarsi di un errore materiale da correggere. Tuttavia, carte alla mano, il giudice non ha ritenuto il capo d'imputazione sufficientemente chiaro e preciso. Prossima udienza il 21 febbraio.

Un'indagine lunga, quella della procura di Ivrea, che ha tentato di fare luce su quanto accadde quella notte. Per il perito dell'accusa il tabaccaio sparò dal balcone di casa (e tracce di polvere da sparo sono state ritrovate sul balcone di casa di Iachi Bonvin); per il perito della difesa, invece, l'uomo sparò da terra quando si trovò di fronte il ladro. In un primo momento erano indagati nella stessa inchiesta anche altre due persone che quella notte avevano partecipato insieme alla vittima al furto in tabaccheria. Avrebbero dovuto rispondere di furto aggravato per il colpo in tabaccheria e per aver rubato il giorno prima a Ivrea il furgone utilizzato per la razzia. La posizione di entrambi è stata stralciata con la riforma Cartabia. 

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