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PAVONE CANAVESE - Via al processo nei confronti di Franco Iachi Bonvin, il tabaccaio di Pavone Canavese che il 7 giugno 2019 sparò contro i ladri che stavano assaltando il suo negozio uccidendone uno, Ion Stavila, moldavo. L'uomo, 71 anni, dovrà rispondere di omicidio per eccesso colposo di legittima difesa. L'udienza davanti al giudice di Ivrea è prevista a febbraio 2024. 

Un'indagine lunga, quella della procura di Ivrea, che ha tentato di fare luce su quanto accadde quella notte. Per il perito dell'accusa il tabaccaio sparò dal balcone di casa (e tracce di polvere da sparo sono state ritrovate sul balcone di casa di Iachi Bonvin); per il perito della difesa, invece, l'uomo sparò da terra quando si trovò di fronte il ladro. L'accertamento della dinamica sarà fondamentale per capire se c'è stato un eccesso di legittima difesa come sostiene la procura.

Lo stesso tabaccaio, interrogato una prima volta dall'allora procuratore capo Giuseppe Ferrando, aveva raccontato di aver sparato prima in aria dal balcone, quando aveva sentito scattare l'allarme della tabaccheria, e poi davanti alla porta di casa, per paura, quando si era trovato di fronte a delle ombre che gli venivano incontro minacciose.

In un primo momento erano indagati nella stessa inchiesta anche altre due persone che quella notte avevano partecipato insieme alla vittima al furto in tabaccheria: Viorel Loghin, 27 anni, moldavo, e un terzo complice, Ion Barbu. Avrebbero dovuto rispondere di furto aggravato per il colpo in tabaccheria e per aver rubato il giorno prima a Ivrea il furgone utilizzato per la razzia. La posizione di entrambi è stata stralciata perché nel frattempo è subentrata la riforma Cartabia.