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PIVERONE - Un episodio di «ordinaria burocrazia» si è verificato alla scuola primaria di Piverone. Un bambino di seconda elementare si è ritrovato costretto a seguire l'ora di religione per tutto l'anno scolastico, a causa di una mancata formalizzazione della scelta di seguire l’ora alternativa. La madre del bambino aveva lasciato libero il figlio di scegliere l'anno precedente, ma quest'anno la situazione è cambiata. A causa di un disguido burocratico, i genitori non hanno compilato in tempo la richiesta per l’ora di alternativa, che doveva essere presentata entro il 10 febbraio.

Alla riunione d'inizio anno, la famiglia ha scoperto che non era più possibile modificare la scelta e che il figlio avrebbe dovuto seguire l’ora di religione per tutto l'anno scolastico. La mamma, nonostante abbia ammesso di non aver letto in tempo la circolare, ha cercato di capire se fosse possibile trovare una soluzione, ma senza successo. Il preside, Guido Gastaldi, ha spiegato che la normativa ministeriale impone delle scadenze precise e che la scuola, in casi come questo, non ha margine di manovra: la regola va rispettata. Tuttavia, il caso potrebbe non essere isolato. Altre famiglie si trovano nella stessa situazione e valutano di ricorrere a vie legali, ispirate da una recente sentenza del Tar Toscana, che ha stabilito il diritto degli studenti di rinunciare all'ora di religione anche durante l'anno scolastico, senza limitazioni burocratiche. 

Un episodio che riaccende il dibattito su come la scuola dovrebbe gestire le scelte legate all'insegnamento della religione, bilanciando le normative con le esigenze delle famiglie. «Siamo nel 2024 e si parla così tanto di essere "inclusivi", di poter essere liberi e avere pari opportunità e poi già a sei anni ci troviamo di fronte ad una cosa così grande come l'obbligo (in questo caso è così) di seguire le lezioni di religione contro la propria volontà, solo per una circolare che accenna ad una scadenza - dice la mamma del bimbo - non parliamo di una legge della Costituzione italiana ma di una circolare scolastica».