PIVERONE - Un fiume di lacrime: comunità sotto shock, a Piverone, per la tragica scomparsa di Stefano Actis Dana, 30 anni compiuti lo scorso gennaio. Stefano è morto sabato sera, al Cto, dove era arrivato in condizioni disperate a seguito di un incidente sul lavoro. In un terreno di proprietà del papà Ivo, in regione Mulini a Palazzo Canavese, il ragazzo è stato schiacciato dal trattore che stava guidando. Il mezzo agricolo si è ribaltato probabilmente a causa del cedimento di un muretto e non gli ha lasciato scampo.

Stefano, operaio di una ditta di Azeglio, era un infaticabile lavoratore e appena ne aveva il tempo, dava regolarmente una mano nella conduzione dell'azienda agricola di famiglia. Il papà, 59enne, che è stato il primo a chiamare il 112 dopo l'incidente, è anche presidente della Cantina sociale della Serra di Piverone.

Tantissimi i messaggi di cordoglio piovuti attraverso i social sul profilo del ragazzo. Un dolore immenso che ha coinvolto mezzo Canavese. «Voglio ricordarti così amico mio, in una nostra serata insieme - scrive un'amica - mi hai sempre trasmesso tanta allegria e insieme abbiamo passato momenti indimenticabili. La vita è stata crudele con te, ti ha portato via troppo presto ma sappi che rimarrai sempre nel mio cuore». E ancora: «Non riesco ancora a crederci. Porterò ogni momento passato insieme nel cuore. Non meritavi questo eri una persona di cuore, le risate insieme saranno i migliori ricordi». 

«Fifo», come lo chiamavano gli amici, ha lasciato un ricordo indelebile di se: «Coloro che amiamo e perdiamo sono sempre collegati da corde del cuore all'infinito», scrive un'altra amica. E ancora: «Ci siamo visti qualche giorno fa a fare la spesa... Gran lavoratore da sempre, da quando andavamo alle medie... Che la terra ti sia lieve».