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PONT CANAVESE - C'erano 44 cani, tra adulti e cuccioli, oltre ad un gatto, nella casa di borgata Pian Rastello dove ieri mattina i carabinieri di Pont e i colleghi forestali sono andati a bussare dopo un primo blitz lo scorso 29 maggio. Una situazione decisamente al limite, più volte segnalata, e anche piuttosto complessa che riguarda non solo la detenzione non autorizzata di animali ma anche un'emergenza di carattere sanitario e un caso di disagio siocale. «Dopo il recupero di 24 cani avvenuto tre settimane fa, ci si aspettava di trovare, entrando, una quindicina di cani al massimo. Invece, nell’abitazione di due camere e bagno, abbiamo trovato e portato in canile 44 cani», confermano dal canile di Caluso che ha preso in carico i poveri animali.

«E' una sconfitta del sistema - aggiungono dalla struttura - con quest’azione speriamo di aver posto la parola fine ad una situazione che avrebbe potuto essere fermata anni fa e che ora è stata resa possibile anche grazie alle oltre 5000 firme raccolte via internet». Il riferimento va alla petizione lanciata qualche settimana fa sul web. Il proprietario degli animali, oltretutto recidivo, viveva con i cani tenuti in condizioni estremamente difficili. Tanto che alcuni di quelli recuperati lo scorso 29 maggio non sono sopravvissuti. 

«Adesso abbiamo bisogno più che mai del vostro sostegno e del vostro aiuto - fanno ancora sapere dal canile di Caluso - quaranta e più cani sono tanti e rischiamo il collasso della struttura in termini materiali ed economici. Speriamo che tra tutti questi non ci siano malati che richiederebbero ulteriori cure. Tante sono le femmine che andranno sterilizzate. I nostri box sono pieni e si avvicina la stagione più critica dell’anno. Sappiamo che siete sempre presenti e pronti a aiutarci ed ora abbiamo davvero bisogno di voi, che ringraziamo perché questo risultato è stato ottenuto tutti insieme».