PONT CANAVESE - Trenta famiglie, tra le quali anche anziani, e due istituti bancari al freddo da un mese. Termosifoni spenti in un condominio in pieno centro. Monta la protesta dei residenti. Succede a Pont Canavese dove la stagione autunnale è iniziata con una spiacevole sorpresa per gli abitanti di una storica palazzina locale, che ora temono l'arrivo del Generale Inverno.
I caloriferi degli appartamenti non si sono mai accesi, infatti. Dal 22 ottobre scorso ci si è dovuti arrangiare con stufette elettriche e coperte più spesse. Una criticita dovuta, secondo quanto ricostruito nel corso delle ultime riunioni condominiali, da alcune criticità nel bilancio. I conti delle spese di riscaldamento non tornano. A fronte di un conguaglio (riferito ad alcuni anni prima) richiesto e non versato e alcuni arretrati, nonostante le perplessità e lamentele dei residenti, la vecchia compagnia del gas ha deciso di interrompere la fornitura in attesa del saldo delle pendenze.
La situazione si dovrebbe sbloccare e tornare alla normalità nei prossimi giorni, fortunatamente. Il nuovo gestore che si occupa della fornitura del calore, da poco subentrato nel contratto al precedente soldalizio, ha promesso con tanto di comunicazione scritta di riavviare il servizio e togliere i sigilli ai contatori dei 32 appartamenti. Resteranno poi da stabilire le modalità con cui i condomini si impegneranno a corrispondere quanto ancora dovuto.