RIVARA - La morte di Davide Paludetto, trovato senza vita all'interno del castello di Rivara l'altro giorno, ha generato un'ondata di commozione enorme nel mondo dell'arte. Persona ben voluta per le sue qualità umane, si era riproposto di continuare l'opera del padre Franz, scomparso pochi mesi fa, per continuare nell'impresa di rendere il castello di Rivara un punto di riferimento dell'arte moderna in Italia come all'estero. Purtroppo il destino gli ha riservato un prematuro addio a soli 53 anni.
In questi giorni i social si sono riempiti di ricordi. «Caro Davide questo non me lo dovevi fare - lo ricorda un amico - mi spiace non essere venuto alla tua ultima festa nel tuo castello. Ci eravamo visti ad agosto e mi parve che tu mi avessi salutato per sempre. Mi mancherai. Adesso sei col papà Franz». «Non ho parole che descrivano la commozione per la perdita di Davide. Il suo destino ancora una volta incrociato a quello del padre, proprio nel momento in cui avrebbe voluto e dovuto esprimere tutta la sua libertà, la sua voglia di essere esclusivamente se stesso (senza nulla togliere al ricordo di Franz). Il fatto è che siamo aria fritta su questa terra e tutto ciò è ridicolo. Inaccettabile. Assurdo. Ciao caro amico. L'opera senza senso del destino non può cancellare il bene che tutti ti vogliono». E ancora: «Ti conoscevo da quando avevo 13 anni - scrive un'amica - ti ho sempre visto come un fratello maggiore, quando stamane ho visto la tua foto e sotto scritto "morto" ho avuto l'istinto di scriverti o telefonarti... non potevo accettare, non volevo... Ti ho visto solo due settimane fa è inverosimile che ora debba venire al tuo funerale, non solo mancherai ma è destabilizzante sapere che tu non ci sia più».
«I soci e il team di Paratissima sono increduli per la prematura scomparsa di Davide Paludetto, gallerista e manager culturale mancato sabato 11 novembre 2023 a Rivara. Davide ha contribuito in maniera sostanziale alla crescita di Paratissima, curando per anni – dal 2012 – la sezione G@P Galleries at Paratissima, sezione della Fiera dedicata alle gallerie emergenti negli spazi dell’EX MOI di Piazza Galimberti e di Torino Esposizioni. Negli anni, nonostante le molteplici attività che lo vedevano coinvolto sul fronte artistico e musicale, fra l’attività di Gallerista e gestore degli spazi del complesso del Castello di Rivara, manager del Salone Internazionale del Libro prima e del Kappa Future Festival più recentemente, ha continuato a collaborare con la nostra organizzazione, dimostrando la sua generosità e il suo attaccamento per la nostra realtà e aiutandoci a coinvolgere artisti di caratura internazionale in diversi progetti espositivi. Ultimo in ordine di tempo il suo contributo alla 19° edizione di Paratissima Torino appena conclusa negli spazi della Cavallerizza Reale con il progetto Air – La pittura e viceversa di IDEM Studio a cura di Fabio Vito Lacertosa e Francesca Canfora, realizzato proprio in collaborazione con Castello di Rivara – Museo di Arte Contemporanea e la galleria Davide Paludetto Arte Contemporanea. Tutta Paratissima, organizzatori, curatori e artisti, si unisce al dolore dei familiari e degli amici, la sua prematura scomparsa priva la nostra comunità di un manager instancabile, un pensatore illuminato, un fine ironista, un amico. Buon viaggio Davide».
«Tutta la squadra Caucaso è addolorata per la tragica scomparsa di Davide Paludetto. Davide non è stato solo tra i produttori de Il Re Fanciullo, è stato per molti anni un amico con cui abbiamo condiviso momenti ordinari e straordinari, non sempre facili, sicuramente epici. Era brillante, risoluto, amorevole. Sapeva gestire situazioni complesse con grande lucidità. La sua dedizione al lavoro era sconvolgente. Ha sacrificato molto e dedicato tutte le sue energie alla sua famiglia e alla missione del castello come museo e laboratorio contemporaneo, un patrimonio che è stato una casa per molti artisti e amici. La sua generosità e la sua fratellanza non saranno mai dimenticate».
Scrive Espoarte: «Ci lascia improvvisamente, a 53 anni, Davide Paludetto, gallerista impegnato nell'esplorare e promuovere con viva passione la cultura artistica contemporanea, con un'attenzione peculiare per la scena torinese. Ha seguito le orme del padre Franz – anche lui scomparso da poco tempo – nella gestione del Castello di Rivara che, negli anni, grazie al loro lavoro, ha maturato una fama e un riconoscimento a livello internazionale. Salutandolo con affetto, ci auguriamo che la sua preziosa eredità non vada perduta».
E ancora: «Pensa sempre dove tutto è cominciato, scava bene il terreno, riscopri le tue radici, troverai il piacere di scoprire che gli amori non muoiono mai, siamo solo bravi a sotterrarli, perché sappiamo che l'amore è una delle cose che non finisce mai. È sempre lì, come l'arte... immutabile. Ad accoglierti come se nulla fosse mai cambiato».