CANAVESE - Il 2024 va in archivio come l'anno nero dei trasporti. Sulle strade e sulle ferrovie del Canavese disagi a raffica per tutto l'anno. A partire dalle code infinite sull'autostrada Torino-Aosta (nella foto), provocate dai lavori a Pavone (poi conclusi) e al divieto di transito ai mezzi pesanti sulla bretella Ivrea-Santhià. Una situazione, quest'ultima, che si è puntualmente ripresentata anche a dicembre, nei fine settimana, una volta ripresa la stagione invernale in Valle d'Aosta. Fino (almeno) a marzo 2025 le code nei fine settimana saranno all'ordine del giorno e, nel frattempo, permarrà il divieto di transito ai mezzi pesanti. Si prevede, insomma, un altro inverno complicato.
Non va meglio sulla viabilità ordinaria, specie per le decine di cantieri aperti nel corso del 2024, in gran parte per la realizzazione del nuovo acquedotto. Molte strade attendono ancora degli asfalti decenti dopo la conclusione dei lavori.
E che dire delle ferrovie. Da Ivrea ad Aosta si viaggia solo un pullman visto l'inizio delle opere di elettrificazione della tratta. Enormi i disagi per i pendolari, solo in parte risolti dai bus sostitutivi, così come quelli che sta vivendo la città di Ivrea a causa dei cantieri.
La Sfm1 è tornata alla ribalta delle cronache per i costanti ritardi, provocati spesso da guasti alla linea e ai passaggi a livello. L'ammodernamento della Rivarolo-Chieri, insomma, che ha fatto un bel balzo in avanti passando da Gtt a Trenitalia, deve ancora completarsi: anche nel 2024 il servizio è stato bollato come insufficiente dai pendolari e il rapporto annuale di Legambiente ha inserito il Servizio Ferroviario Metropolitano (quindi compresa la Sfm1) tra le dieci ferrovie peggiori d'Italia.
«Merito», questo, anche della riapertura della ferrovia Torino-Ceres (almeno fino a Germagnano) con i treni in arrivo da Fossano e Alba. Ora si viaggia di nuovo verso Ciriè, San Maurizio Canavese, Caselle e l'aeroporto. Ma la riapertura della linea, purtroppo, è stata segnata da un disservizio dietro l'altro. Difficile fare peggio nel 2025...