RIVAROLO CANAVESE - Il Comune di Rivarolo Canavese ha perso un primo round al Tar sull'installazione di un nuovo ripetitore per telefoni e internet. Il 1 dicembre 2023 l'amministrazione aveva espresso diniego all’autorizzazione richiesta da Inwit Spa per l’installazione di un impianto di telecomunicazioni; secondo i giudici del Tar quel «no» non è stato motivato correttamente.
La decisione del Comune, infatti, si è basata sul Regolamento comunale per l’insediamento degli impianti radioelettrici che richiede la «coubicazione e condivisione» di infrastrutture. Ci sono già diversi antennoni, tanto valeva usarne uno di quelli già presenti. Secondo il tribunale, però, il regolamento non prevede né l’obbligo di coubicazione né l’attribuzione al Comune del potere di «imporre» la coubicazione a carico degli operatori, ma si propone semplicemente di «favorire la condivisione di medesime strutture da parte di impianti differenti».
«Tra l’altro - segnalano i giudici - il regolamento non avrebbe potuto prevedere l’obbligo di coubicazione, atteso che il decreto legislativo 259 del 2003 configura la coubicazione obbligatoria come uno strumento eccezionale, assoggettato a precisi vincoli procedimentali, alla garanzia del contraddittorio e alla dimostrazione della necessarietà da parte del soggetto pubblico». Il Tar ha quindi invitato il Comune di Rivarolo a procedere al «riesame del provvedimento impugnato». Nel merito del ricorso presentato dall'azienda se ne riparlerà nell'udienza già fissata per il prossimo 6 novembre 2024. Il Tar ha comunque già condannato il Comune di Rivarolo a pagare le spese di lite: 1500 euro.