Non passerà inosservato il bollettino autunnale della parrocchia di Rivarolo. “Merito” di un articolo, a firma della professoressa Cristina Zaccanti (insegnante del liceo Botta di Ivrea) che sta scatenando reazioni a livello nazionale. L’articolo, infatti, contiene affermazioni quantomeno “pesanti” sugli omosessuali. Anche opinabili, dal momento che si citano fonti scientifiche che non sono propriamente vangeli.
Tra i passaggi più controversi, il riferimento alla pedofilia come «una delle tante vie per soddisfare il diritto al piacere, che può diventare un metodo pedagogico ammesso anche dall’Onu». Oppure gli accenni al decreto legge attualmente al vaglio del Senato, che prevedrebbe fino a sei anni di carcere e un periodo di «rieducazione in un campo Lgbt (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender) per chi affermerà di essere a favore della famiglia naturale e contrario alle adozioni di bambini da parte di coppie omosessuali».
O ancora le parti che riguardano l’Organizzazione Mondiale della Sanità (che favorirebbe la masturbazione nella scuola materna ndr) e la somministrazione di ormoni ai bambini «per ritardarne la crescita e orientarli all’omosessualità». «Sono stato io a chiedere alla professoressa di scrivere un articolo su quel tema di profonda discussione – dice il parroco di Rivarolo, don Raffaele Roffino – l’intento è proprio quello di stimolare un dibattito. Ho preso spunto da fatto che la professoressa già da tempo scriva sul settimanale diocesano “Il Risveglio Popolare” e scriva proprio di questo argomento. Per questo l’ho ritenuta un'esperta».
L’articolo, del resto, si trova proprio nella rubrica dedicata alle opinioni (una sorta di “lettere al giornale”). Quanto scritto non ricalca la posizione della parrocchia o della diocesi sui gay ma è stato espresso a titolo personale dalla redattrice dell’articolo. Basterà a gettare acqua sul fuoco?
Qui sotto, nella fotogallery, l'articolo del bollettino parrocchiale.