RIVAROLO CANAVESE - Ha fatto molto discutere, anche sui social, il cartello di «divieto di giocare a pallone» comparso da poco sulle gradinate dello spazio elementare di Rivarolo Canavese, in via San Francesco d'Assisi. Sulla vicenda, segnalata alla redazione di Quotidiano Canavese da una lettera scritta da un nostro lettore e giovane papà, è intervenuta a stretto giro anche l'amministrazione comunale, guidata dal sindaco, Martino Zucco Chinà.
«In merito alla lettera pubblicata riguardante il presunto “Divieto di giocare a pallone” nello spazio delle scuole elementari, credo sia giusto chiarire un punto fondamentale: non è stato vietato di giocare a pallone in tutto il parco giochi, ma solo in una specifica area, quella centrale dell’agorà, che affaccia direttamente su una strada trafficata e potenzialmente pericolosa - specifica l'assessore, Alessia Cuffia - Il cartello è stato posizionato esclusivamente per ragioni di sicurezza e incolumità, non per limitare il divertimento dei ragazzi. In quella zona, infatti, spesso alcuni ragazzi (anche più grandi) si ritrovano a giocare a pallone e il pallone finisce frequentemente in mezzo alla strada. E qui sta il vero problema: basta un attimo di distrazione perché un bambino, rincorrendo la palla, finisca sulla carreggiata proprio mentre sopraggiunge un’auto. Sarebbe un rischio enorme, che nessun genitore e nessuna amministrazione vorrebbero mai correre. La sicurezza stradale non è un dettaglio: è un principio di responsabilità verso tutti, a partire dai più piccoli».
«È importante ricordare che i divieti non sono mai “contro” qualcuno, ma a tutela di tutti: dei bambini, delle famiglie e anche degli automobilisti che transitano nella zona. Quando eravamo piccoli noi, non c’erano tutti gli spazi attrezzati che oggi i ragazzi hanno a disposizione: parchi, aree gioco, campetti e spazi pubblici pensati proprio per farli divertire in sicurezza - aggiunge Alessia Cuffia a nome dell'amministrazione comunale rivarolese - Proprio per questo oggi abbiamo il dovere di indirizzare i più giovani a usare questi spazi nel modo giusto, affinché un momento di gioco resti sempre un momento di spensieratezza, non di pericolo. L’obiettivo dell’Amministrazione non è certo quello di togliere spazi di socialità ma, anzi, di preservarli e valorizzarli in modo sicuro ed ordinato, per garantire che ogni area venga utilizzata nel modo più appropriato».








