RIVAROLO CANAVESE - Ancora truffe telefoniche in Canavese, questa volta tra Rivarolo e Favria. Con la «solita» scusa del finto incidente, ignoti hanno tentato di raggirare almeno quattro pensionati. E' successo in giornata quando, a stretto giro l'una dall'altra, sono arrivate diverse telefonate dello stesso tenore come ha confermato sui social anche il sindaco di Favria, Vittorio Bellone. I balordi, fingendosi marescialli dei carabinieri, chiamano a casa delle vittime (spesso persone anziane) con la scusa dell'incidente stradale: «Suo figlio ha provocato un incidente, servono dei soldi per evitare che finisca in galera».
In alcuni casi, purtroppo, la truffa va a segno. Come è successo qualche mese fa sempre a Rivarolo: i finti carabinieri prendono appuntamento con la vittima e chiedono soldi in contanti per chiudere la vicenda. In quei momenti, evidentemente, lo shock prende il sopravvento e non si riesce a ragionare su quello che sta succedendo. Va sottolineato che non esistono carabinieri che chiedono soldi, tantomeno che li ritirano per conto d'altri.
In altri casi, per fortuna, come quelli registrati oggi a Favria e Rivarolo, il colpo è fallito perchè le vittime si sono accorte in tempo del raggiro e, tergiversando al telefono con il finto maresciallo, sono riuscite a contattare i figli che, ovviamente, non erano coinvolti in alcun incidente stradale. Truffe di questo tipo, purtroppo, sono ancora all'ordine del giorno. I malviventi inventano situazioni più o meno credibili per spaventare le vittime e convincerle a pagare.