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RIVAROLO CANAVESE - Il processo per stalking, nato da una burrascosa separazione di una coppia di Rivarolo Canavese, sta entrando nelle sue ultime fasi. La vicenda riguarda un imprenditore 60enne e la sua ex moglie, una 57enne insegnante. Entrambi canavesani, sposati dal 1989 al 2020, hanno dovuto affrontare una serie di tensioni crescenti, sfociate in una separazione che ha portato a un processo per stalking in corso al tribunale di Ivrea.

La donna, infatti, ha denunciato ripetuti episodi di violenza psicologica, tra cui pedinamenti e intimidazioni. Tra le accuse più gravi, l'uomo avrebbe inviato lettere denigratorie anonime e seguito la donna in auto e in bici. Inoltre, l'imprenditore è accusato di aver fatto commissionare e distribuire un libro erotico, dal contenuto quasi pornografico, inviato a tutti gli amici e colleghi della donna in forma anonima.

Durante il processo, un video presentato in aula ha evidenziato atteggiamenti ossessivi da parte dell'imputato, il quale continua a negare tutte le accuse. Il 60enne ha consegnato un lungo memoriale al giudice di Ivrea, in cui ribadisce la sua innocenza, sottolineando di non aver mai aggredito o insultato verbalmente l’ex moglie. Ha anche respinto le accuse di pedinamento, sostenendo di non avere alcun motivo per seguire la donna.

L’imprenditore ha poi evidenziato come, nonostante le difficoltà, abbia sempre cercato di mantenere un rapporto civile con l’ex moglie, sostenendola nelle sue ambizioni professionali e politiche. Tuttavia, la separazione consensuale, avvenuta nel 2020, non è stata sufficiente a porre fine ai conflitti, che ora si sono trasferiti nelle aule giudiziarie del tribunale eporediese.