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IVREA - La scorsa settimana il tribunale di Ivrea ha emesso una sentenza che chiude il primo grado di un delicato processo per stalking. Un imprenditore 61enne di Rivarolo Canavese, è stato condannato a un anno e sei mesi di reclusione per le persecuzioni nei confronti dell'ex moglie, insegnante e scrittrice. L'accusa aveva richiesto una pena leggermente inferiore, ma il giudice Antonella Pelliccia ha ritenuto adeguata una condanna più severa, che include anche un obbligo di partecipazione a un percorso psicologico di sei mesi.

Il caso ha fatto scalpore in Canavese, dove la coppia era nota e stimata. Tuttavia, dopo la separazione, è emersa una drammatica escalation di molestie. Secondo la testimonianza della vittima, l'imprenditore l'avrebbe perseguitata con insulti pubblici, pedinamenti e diffamazioni. Tra i vari episodi, spicca quello di San Valentino 2020, quando l'uomo avrebbe gridato epiteti volgari fuori da un salone di bellezza. Ancora più inquietante, un romanzo illustrato dai toni erotici, chiaramente ispirato alla donna, distribuito tra conoscenti e colleghi.

Le prove presentate durante il processo, tra cui un video che mostra l'imputato inseguire la vittima in bicicletta e urlarle insulti, hanno avuto un peso decisivo. Nonostante le sue smentite e la presentazione di documenti a sostegno di una relazione pacifica, gli elementi emersi hanno confermato un quadro di persecuzione sistematica che ha convinto il giudice alla condanna. La sentenza segna un punto fermo in una vicenda che ha avuto profonde ripercussioni sulla vita della vittima.