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RIVAROLO CANAVESE - Con il 31 dicembre 2024 si chiude un capitolo importante per Rivarolo Canavese: la storica salumeria Battuello, punto di riferimento per generazioni, abbasserà le serrande definitivamente. La bottega ha rappresentato per decenni un simbolo di tradizione e qualità, servendo una clientela affezionata che ne ha sempre apprezzato i prodotti e l’accoglienza calorosa. Fondata nel 1928 da Luigi Battuello, che nello stesso anno sposò Secondina Giordano, la salumeria ha iniziato il suo cammino come una vera impresa familiare.

Negli anni si è consolidata passando di mano in mano attraverso le generazioni. La chiusura della Salumeria Battuello non rappresenta solo la fine di un’attività commerciale, ma la perdita di un tassello della memoria collettiva di Rivarolo Canavese. Rimarranno però i ricordi e il valore di una tradizione che ha saputo unire qualità e calore umano, lasciando un segno indelebile nel cuore della comunità.

«Mi sento di dover dire grazie ai miei zii Carmen e Antonio Battuello, ma in primis ai nonni Lucia e Matteo che sin da quando ero una bimba mi hanno fatta entrare in questo storico negozio di Rivarolo Canavese - scrive Chiara Rea sui social - nonno Matteo mi faceva impacchettare gli agnolotti, e mi ha insegnato che esiste solo una regola “mettere tanto semolino” guai se si attaccavano tra di loro, e guai se con i miei cugini Matteo e Michela facevamo male i conti, il tempo era scandito tra dozzine prenotate e non. Nonna Lucia mi ha insegnato che con la fretta non si risolve niente, quindi anche se il negozio era gremito di gente avrebbero aspettato ma noi “bimbi” in magazzino dovevamo fare bene il nostro compito. Una volta diplomata ho iniziato a lavorare tutto l’anno in negozio e ho scoperto tutti i segreti e i sacrifici che i miei zii hanno fatto negli anni per portare avanti questo posto».

«Ogni cliente, ogni persona che ha varcato quella porta non potrà dimenticare l’inconfondibile profumo, il salame caldo, il salame della rosa, il Salam patata o un buon cacciatorino, gli agnolotti e tanto altro. Non dimenticherò mai la prima volta che in negozio guardando la folla di clienti chiesi per la prima volta Chi posso servire?», aggiunge.