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RIVAROLO CANAVESE - Quattordici casi di scabbia alla casa di riposo San Francesco di Rivarolo Canavese. Sei tra gli ospiti e otto tra il personale. E' iniziata in questi giorni la profilassi per i casi verificati: la scabbia, a quanto pare, è arrivata dall'esterno della struttura e in pochi giorni ha interessato diverse persone.

Stando ai primi riscontri, che la direzione della Rsa ha condiviso con l'Asl To4, non si tratterebbe di un problema d'igiene all'interno della struttura, visti i protocolli che vengono seguiti. Le famiglie degli ospiti con la scabbia sono state tutte avvertite nei giorni scorsi. Tutti i casi riscontrati sono in via di guarigione. Un problema, quello della scabbia, che ciclicamente torna d'attualità coinvolgendo non solo le case di riposo.

La scabbia è un’infezione della pelle causata da un minuscolo acaro, Sarcoptes scabiei, che scava gallerie nello strato superficiale dell’epidermide per deporre le uova. Si trasmette principalmente per contatto diretto e prolungato con una persona infetta. Il sintomo principale è un prurito intenso, soprattutto di notte, accompagnato da piccole papule o vescicole. Anche se non è pericolosa, la scabbia può essere molto fastidiosa e facilmente contagiosa, per cui una diagnosi tempestiva e un trattamento adeguato sono essenziali per bloccarne la diffusione.