Galleria fotografica

RIVAROLO CANAVESE - Un avvocato torinese di 62 anni è finito sotto processo con l’accusa di circonvenzione di incapace. Secondo l’accusa, avrebbe convinto una donna di 96 anni, residente a Rivarolo Canavese, a nominarlo erede del suo patrimonio da oltre 2 milioni di euro: case, conti correnti, titoli e persino un autolavaggio. La signora, nata negli Stati Uniti e morta nel 2021, aveva modificato più volte le sue volontà testamentarie.

L’ultima variazione risale al 2020, a favore proprio dell’avvocato. I due si erano conosciuti anni prima, quando lei si era rivolta a lui per una pratica di sfratto. Per la procura, l’avvocato avrebbe approfittato dello stato mentale compromesso della donna, affetta da amnesia e confusione, per ottenere la firma su nuove schede testamentarie.

Nel fascicolo ci sono anche alcuni video girati in casa dell’anziana, dove si vede l’uomo mentre discute con lei delle disposizioni ereditarie. In quei momenti, l’avvocato è l’unico presente nella stanza. Per i familiari della donna, questi episodi avrebbero sollevato più di un dubbio. Da qui la decisione di impugnare il testamento.