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RIVAROLO CANAVESE - Sono passati 66 anni dal tragico incidente che costò la vita a quattro vigili del fuoco volontari del distaccamento di Rivarolo Canavese. Questa sera, per celebrare e ricordare quel sacrificio, come da tradizione, vigili del fuoco e autorità si sono dati appuntamento al passaggio a livello tra Rivarolo e Favria dove la sera del 2 gennaio 1958 l'autopompa venne travolta dall'ultimo treno della Canavesana.

Nello schianto perirono Giacomo Gindro, Antonio Merlo, Domenico Porello e Renè Sacchi. Altri quattro vigili del fuoco rimasero feriti: Secondino Furno, Domenico Milano, Ezio Porello e Domenico Vecchia. Quella sera la squadra dei vigili del fuoco di Rivarolo stava correndo a Rocca per l'incendio di un'abitazione. Le sbarre del passaggio a livello tra Favria e Rivarolo erano aperte: l'impatto con il convoglio fu devastante e non lasciò scampo ai pompieri volontari a bordo del camion. 

Alla cerimonia, questa sera, al monumento vicino al passaggio a livello, insieme al sindaco di Rivarolo, Alberto Rostagno, e ai colleghi (tra gli altri) di Busano, Favria, Rivara e Ozegna, il consigliere regionale Mauro Fava, il comandante del distaccamento di Rivarolo dei vigili del fuoco, colleghi volontari da tutto il Canavese, il capitano Manuel Grasso della compagnia carabinieri di Ivrea e don Gianni Sabia che ha celebrato la Santa Messa la distaccamento di Rivarolo. Presenti, soprattutto, Domenico Milano ed Ezio Porello, superstiti della tragedia.

Come da prassi, la vecchia sirena del distaccamento di Rivarolo ha suonato più volte per ricordare il sacrificio di Giacomo Gindro, Antonio Merlo, Domenico Porello e Renè Sacchi.