RUEGLIO - Un accorato messaggio, messo nero su bianco e affidato ad alcuni foglietti affissi nelle vie del paese con la speranza che chi ha rubato dalla sua baita la motosega da potatura rifletta su quanto fatto e la restituisca. Succede a Rueglio, nel cuore della Valchiusella. Protagonista di questa vicenda Marianna, una giovane studentessa universitaria originaria di Oglianico, che da un paio d'anni vive a Rueglio.
Nei giorni scorsi, l’amara scoperta: la motosega custodita nel ripostiglio della sua baita di regione Verna è scomparsa. Da qui l’idea di mandare un messaggio al balordo che l’ha arraffata: «Sarò forse ingenua – si legge nel volantino - ma vorrei che chi l'ha presa si rendesse conto della vigliaccheria che ha commesso portandomi via un oggetto per me così prezioso e necessario. Non posso permettermi di acquistare un attrezzo valido e per me indispensabile come quello che mi è stato rubato. Chi me lo ha sottratto me lo riporti indietro, per favore».
Da una prima ricostruzione di quanto avvenuto, il ladro ha trovato il il nascondiglio, dove era custodita la chiave del locale, e quindi non ha neanche dovuto perdere tempo a forzare la porta d’ingresso. Sicuramente, ha agito di notte, visto che la giovane canavesana, che si occupa della biblioteca comunale e fa da cicerone ai visitatori della Casa Museo «Kà ‘d-Mezanis» , abita solo di giorno nella baita che è isolata e lontana dal centro abitato. La sindaca e gli abitanti di Rueglio si uniscono all’appello di Marianna, anche se sarà difficile che il ladro restituisca l’attrezzo alla sua legittima proprietaria.