SALERANO - C’è un’intera comunità sgomenta e ancora sotto shock a Salerano per quanto successo la scorsa notte, quando un uomo di 68 anni, al culmine di una lite, ha sparato alla moglie, di 66 anni, ferendola al petto. Per fortuna il proiettile non ha leso organi vitali.
«Mai e poi mai avrei pensato che Salerano potesse balzare agli onori della cronaca per un tentativo di omicidio nei confronti di una donna – ha commentato sui social la sindaca, Tea Enrico - a nome del paese che ho l'onore di rappresentare voglio esprimere profondo sgomento per questa vicenda che ha turbato la nostra comunità che rimane incredula di fronte a tanta violenza. Come amministratrice comunale mi sento di condannare con forza quanto accaduto, aspettando di capire l’origine di questa follia e confidando nella professionalità degli inquirenti e delle forze dell’ordine che stanno indagando. Salerano è quindi vicino alla donna che ha subito questa violenza, è vicina a tutte le donne».
«Ed è per questo che ancora una volta voglio ricordare che la tutela delle donne, dei minori e delle persone vittime di violenza è per noi una priorità assoluta: la violenza, il sopruso, l'arroganza sono modalità inaccettabili in qualsiasi loro forma – ha aggiunto Tea Enrico - da amministratrice mi sono spesso interrogata su quali azioni mettere in campo per evitare la tragedia e quali strumenti o azioni utilizzare per rafforzare, per aumentare la dimensione di prevenzione e tutela. Perché non basta celebrare il 25 novembre, o sentirsi a posto perché si è posizionata una panchina rossa nel parco giochi con una seduta riservata, con Un posto occupato».
«Ritengo sia difficile pensare di fermare la pericolosità sociale con una singola azione, mentre la risposta può venire dallo sviluppo di un sistema di prevenzione che dia diverse forme di supporto, attivando tante azioni di collaborazione e sinergia, coinvolgendo tutti i tutori delle fragilità. Azioni che possano e debbano iniziare da noi stesse. Io ci sono. Lo so, può sembrare difficile parlare, affrontare le questioni, esprimere la paura. Ma sono una donna: insieme possiamo affrontare i problemi: insieme possiamo trovare delle soluzioni, insieme possiamo iniziare a fare squadra... Perché non si viva più quello che è successo oggi».