SAN BENIGNO CANAVESE - Va geolocalizzato a San Benigno Canavese il primo capitolo dell’anno della interminabile saga di #taggailmaiale, iniziativa social partita nell’estate 2014 da un’idea dell’allora sindaco di Cuorgnè, Beppe Pezzetto, con l’obiettivo di invitare i canavesani a segnalare episodi abbandono indiscriminato di rifiuti nell’ambiente.
I soliti ignoti, questa volta, hanno trasformato i boschi di San Benigno Canavese, direzione Foglizzo, in una discarica a cielo aperto. Copertoni per auto e trattori, materiale edile, vasi in cemento, oggetti di plastica e spazzatura di diverso genere e tipo. Ecco il desolante quadro davanti al quale si è trovato nei giorni scorsi un abitante del posto.
Memore del kennediano aforisma, «Non chiederti cosa il tuo paese può fare per te, chiediti cosa puoi fare tu per il tuo paese», il canavesano, prima di denunciare quanto accaduto con un dettagliato post fotografico sui gruppi di Facebook, si è rimboccato le maniche pulendo l’area grazie ad un furgoncino riempito per ben tre volte di rifiuti da portare via. Un gesto di grande educazione e senso civico, che però non cancella il comportamento vergognoso tenuto da altri maiali.
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