SAN CARLO CANAVESE - Omicidio Fatmir Ara, in tre alla sbarra al tribunale di Ivrea, dove si è tenuta l’udienza preliminare della vicenda legata alla morte dell’impresario albanese, residente a Mathi e freddato a colpi di fucile lo scorso 2 settembre.
Il cadavere di «Miri», come era conosciuto e chiamato dagli amici il 45enne, è stato ritrovato il 3 settembre nelle campagne di San Carlo Canavese. Tre giorni dopo è scattato il fermo per Davide Osella Ghena, 32enne di Nole Canavese, reo confesso autore dell’omicidio. A stretto giro i carabinieri della compagnia di Venaria reale hanno poi fermato anche Barbara Osella Ghena, 46 anni, sorella maggiore di Davide Osella Ghena, e Andrea Fagnoni, un ragazzo di 29 anno di San Francesco al Campo.
Ad Ivrea, il pubblico ministero, Elena Parato, ha chiesto al gup Ombretta Vanini il rinvio a giudizio di Davide Osella Ghena, della sorella Barbara Osella Ghena e di Andrea Fagnoni, amico di Osella Ghena. I due uomini sono in carcere mentre la 46enne si trova in una struttura protetta. Sono accusati di aver organizzato il delitto di Fatmir Ara. Il movente dell'omicidio, secondo quanto ricostruito dalle certosine indagini dei militari dell’Arma, sarebbe legato a problemi economici. In particolare, debiti che, secondo Davide Osella Ghena, il 45enne albanese gli avrebbe creato ritardando i lavori per la realizzazione di un agriturismo che il 32enne voleva aprire insieme alla compagna in una cascina di Alba. I famigliari di Fatmir Ara, seguiti dagli avvocati Celere Spaziante, Christian Antisso, Antonio Genovese e Giuseppe Pipitone si costituiranno parte civile.